Meteo: Estate 2023, le tendenza del Centro Europeo parla chiaro, l'Italia rischia una stagione 'rovente'!
Prima però facciamo una doverosa premessa climatologica. Partiamo dal raffronto con quella che è stata una delle stagioni estivi più roventi di sempre; analizzando i dati climatici del passato salta subito all'occhio come l'Estate del 2003 arrivò dopo una primavera estremamente siccitosa. Insomma, le stesse condizioni meteo che stiamo vivendo in questi ultimi mesi; a Giugno di quell'anno poi si scatenò la prima vera ondata di caldo estivo, il terreno era già estremamente asciutto e propenso a infiammarsi con estrema facilità: ecco perché quello del 2003 risulta tutt'ora tra i mesi di Giugno più caldi di sempre (l'Estate risultò poi la più calda degli ultimi secoli), e quella che strinse d'assedio l'Italia fra il 6 e il 18 di Giugno una delle ondate di caldo più feroci nella storia di questo mese. Cosa dobbiamo allora aspettarci per la prossima estate?
Le ultime mappe stagionali sono chiare: già con l'avvio di Giugno le temperature potrebbero risultare ben sopra la media climatica, con scostamenti rispetto ai valori di riferimento addirittura di +3°C su buona parte dell'Europa centro occidentale, Italia compresa. La nostra attenzione si concentra ora sui mesi successivi di Luglio e Agosto che rischiano di seguire questo trend; c'è una mappa (ve la proponiamo qui sotto) che svela, a tal proposito, le previsioni stagionali per il cuore dell'Estate: salta all'occhio l'anomalia termica praticamente su tutta l'Europa centro-meridionale, a causa di una maggior ingerenza del famigerato anticiclone africano.
Il secondo aspetto da tener monitorato, specie dopo gli ultimi mesi a dir poco siccitosi su buona parte delle regioni, riguarda le precipitazioni. Ebbene, secondo gli ultimi aggiornamenti, sembrerebbe inasprito il problema legato alla scarsità d'acqua con un deficit pluviometrico in particolare al Nord, a causa di una probabile persistenza di un campo di alta pressione con il conseguente rischio di siccità, come abbiamo già avuto modo di sperimentare negli ultimi mesi. Da non sottovalutare tuttavia il rischio di eventi meteo estremi come temporali e grandinate innescati da improvvisi ingressi di aria fresca in discesa dal Nord Europa.
Vedremo dunque se queste prime ipotesi sul lungo periodo saranno confermate e quali saranno eventualmente gli effetti sul nostro Paese.